Sulla pista dell'uomo di Neandertal a St
Vallier
Ci sono solo quindici anni, nessuno poteva
suporrre che l'uomo di Neandertal (-200 000 a -30 000 anni)
conosceva St Vallier.
Nel 1983, la scoperta fortuita d'attrezzi del Paleolitico medio
sul campo delle grotte delle Audides fu un avvenimento. Infatti, St Vallier
conserva sopratutto i ricordi del periodo istorico ("bories",
etc...). Questa scoperta ha portato dunque al nostro villaggio, l'epiteto
di "preistorico" ! Il tempo aveva patinato e
leggermente alterato i colori degli attrezzi de silice. Furono
autenticati e registrati dagli archeologi del CNRA di Sophia-Antipolis,
dove il campo è repertoriato. Una punta fu riconosciuta come
stando tagliata secondo il metodo del "Levalloisiano" (utilizzato
tra -250 000 e -30 000 anni). Il predetto metodo è chiamato
secondo Levallois, la città dove furono trovati degli attrezzi
similari per la prima volta.
Dal 1983, molte scoperte hanno seguito : delle orme del Paleotico
recente, del Mesolitico, del Neolitico, del età del ferro e del
età della pietra levigata. Gli attrezzi erano tagliati su posto,
come attestano le schegge di taglio e i "Nuclei" (parte
che rimane inutilizzabile); ma la metria prima (nodulo di selce)
fu portatoda 15 km almeno perché no ce ne erano in quantità
sufficiente. Ma allora perché avere scelto questo campo come
luogo di sistemazione ? Ci sono le grotte (nel novero di 6) e le
rocce che si trovano sul campo che hanno attirato i uomini.
Abitavano nelle grotte, o piutosto nelle entrate delle grotte
perché la rete delle Audides stando una faglia, è difficile di
entrare senzo installare un' attrezzatura ( per esempio una scala
!). Che trovavano nelle grotte ? Un riparo condizionato con acqua
corrente.
Anche ai giorni nostri, l'acqua pura scaturisce naturalmente
durante tutto l'anno, e le grotte hanno l'interesse di avere una
temperatura costante, che è la media annua esterna. È dunque il
luogo ideale per riscaldarsi durante le glaciazioni del
Paleolitico medio. Per l'estate, se sceglierà l'esterno con delle
capanne di cui i muri sono costituiti dalle rocce roviniformi
naturali. Delle ricostruzioni di scene della vita preistorica
furono realizzate sul luogo proprio de l'habitat. Potete vederle, come anche la maggior parte delle orme
scoperte ed una parte della rete delle grotte delle Audides che
si estende fino a 186 m di profondità e 1968 m di sviluppo e che
contiene la stanza la più grande del dipartimento (45 m di alto
e 60 m di largo) che ebbe la fortuna di vedere nella trasmissione
"reportages" a TF1.
La parte della rete che potete visitare è sistemata con una
scala, è continuamente illuminata durante la visita, quello che
vi evita di giocare agli esploratori. Contiene molto piccole
sorgenti che credono sul loro passaggio stalattiti e stalagmiti
che continuano di formarsi sotto i vostri occhi (a la velocità
di un mm per un secolo). Le calcificazioni "viventi" (sempre
en formazione) hanno un'apparenza molto caratteristica : brillano,
quello che fa dimenticato la loro natura calcarea per dar loro l'aspetto di animali marini
immaginari.
In luglio ed agosto, presentiamo una serie di concerti : lirici,
musica da camera, recital ed anche spettacolo di varietà nell'ambito
del nostro festival Musica alle Audides. Tutti i concerti
cominciano a 19 h e le date vi saranno comunicato al telefono.
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